La Mongolia è la terra leggendaria di Gengis Khan, più vivo che mai, degli sciamani, dei bambini monaci che recitano gli antichi mantra in monasteri sperduti, dei nomadi legati senza compromessi ai riti antichi e ai ritmi feroci della natura; delle mandrie di cavalli, cammelli e yak ma anche degli animali rari e selvatici che popolano scenari stupefacenti di steppe, deserti, montagne, laghi, foreste e quel cielo così alto e luninoso che sembra appartenere a un altro pianeta. La Mongolia custodisce due anime. Quella dolce e antica dei nomadi che vivono silenziosi nelle gher, le candide tende di feltro appoggiate a un territorio grande cinque volte l'Italia e schiacciato, non solo geograficamente, tra Russia e Cina. E poi c'è l'anima disorientata della capitale Ulaanbaatar, una sorta di meteorite occidentale precipitato al centro dell'Asia: una città strana, gelida e affascinante, lontana e familiare insieme, piena di belle sorprese. Una guida per scoprire la realtà più genuina del Paese e che consentirà di tracciare l'itinerario ideale per ogni necessità: dal suggestivo e ossessionante deserto del Gobi alle grandi foreste del Nord, dalle infinite steppe dell'est ai maestosi rilievi dell'Altai.